sabato 14 agosto 2010

CILIBERTI È CONTRO LA CULTURA


Le precedenti Amministrazioni di centrosinistra e gli Enti sovracomunali (Regione Puglia, Provincia di Foggia ecc.) hanno sempre investito notevoli risorse per il recupero e la valorizzazione funzionale dell'ingente patrimonio monumentale, storico e culturale di Monte Sant'Angelo.


In quest'ottica il complesso delle Clarisse, inserito in un area ad altissima valenza storica, sociale e turistica, è diventato un centro culturale polifunzionale che ospita il Teatro comunale, il Centro Studi Micaelici e la nuova Biblioteca comunale. Questo progetto mirava a fare del Complesso delle Clarisse il motore rivitalizzatore dell'intero Centro Storico.

Ma veniamo ad oggi.
Nel marzo scorso un manifesto, firmato dal Sindaco e dal neo Assessore alla Cultura Granatiero, pubblicizzava la riapertura della Biblioteca comunale a seguito del completamento dei lavori commissionati per altro, come tutti ricorderanno, dalla precedente amministrazione di Centrosinistra. Da allora, però, la Biblioteca è rimasta sempre chiusa e mai nessuno ha potuto avervi accesso liberamente, se non per appuntamento (quasi si dovesse andare dal medico!!!

Ma, come se non bastasse, al danno si è aggiunta la beffa!

Durante la scorsa discussione sul bilancio di previsione 2010, infatti, l'Amministrazione si fregiava di aver destinato parecchi fondi per la manutenzione straordinaria della biblioteca, con l'intenzione di riaprirla finalmente al pubblico dopo anni.


Sennonché, con una veloce variazione di bilancio estiva, l'Amministrazione ha tolto di colpo alla biblioteca 95.000,00 euro.

Ma per far cosa?

Per riproporre, ad esempio, il torneo di "Acqua Sport" (tanto caro al Vicesindaco Ferosi e il cui organizzatore – come si dice in giro – sembrerebbe essere un suo non molto lontano parente), costato alle casse comunali ben 13.200 euro!

Questa volta, però, neanche il temuto delegato di Macchia è riuscito a far ragionare Ciliberti tanto è vero che, con la stessa variazione, sono stati sottratti altri 50.000 euro per la ristrutturazione della Delegazione Municipale di Macchia, in barba ai "macchioli" ed al neo costituito Consiglio di Frazione.

È evidente che a Ciliberti non interessa la storia millenaria della città, tracce della quale sono presenti proprio nell'immenso patrimonio librario custodito nella nostra Biblioteca.

A nostro avviso, invece, un Comune che è in attesa del riconoscimento UNESCO, dovrebbe investire più risorse economiche per la cultura e la valorizzazione dei suoi beni storici e culturali. Ma, a quanto pare, questa Amministrazione ha qualche difficoltà a cogliere la coerenza e le finalità dell'intero progetto, sventolando solamente slogan vuoti!


La Politica, gli uomini di cultura e quanti hanno a cuore ed amano la nostra città non possono certamente accettare tutto questo!

Sindaco, ciò che state facendo è davvero indegno!!!

domenica 8 agosto 2010

QUESTIONE INSIDE: CILIBERTI, COME BERLUSCONI, NON AFFRONTA I PROBLEMI!!




La crisi economica che sta interessando l’Italia, malgestita dal Governo, tocca anche la nostra città, in particolare le aziende della zona di Macchia. Alcune di loro hanno chiuso, mentre altre navigano in cattive acque.


È il caso dell’Inside che, la scorsa primavera, ha messo in cassa integrazione i propri lavoratori. Da allora però gli operai, a causa di ritardi nei pagamenti, non hanno ricevuto più un soldo né dall’Azienda né dall’INPS e, nonostante la lotta pacifica messa in atto, la loro situazione è diventata ormai drammatica.



Ciliberti impegnato, com’è, a difendersi dagli attacchi che gli arrivano dagli altri partiti di maggioranza (PDL in primis), che vorrebbero per sé la futura candidatura a Sindaco, non si è accorto di quanto stava accadendo a Macchia, tanto da non fare nulla perché le molteplici situazioni venissero gestite in tempo.



Eppure, come già successo in altre realtà, ciò che chiedono i lavoratori dell’INSIDE non è la luna: reclamano semplicemente l’anticipo delle spettanze della cassa integrazione che l’INPS, con certezza, liquiderà.



Il Partito Democratico di Monte Sant’Angelo propone una possibile via d’uscita, seppure temporanea, per far si che le famiglie degli operai possano tirare un sospiro di sollievo e ricevere i tanto attesi soldi, necessari ad un loro dignitoso sostentamento.


Poiché l’Azienda ha fatto saltare l’anticipo della cassa integrazione, suggerisce al Sindaco che il Comune chieda l’anticipo delle somme occorrenti ad una Banca, facendosi promotore e intermediario nella trattativa (così come già fatto dalla Provincia di Foggia nel caso dell’Azienda BELLARIA del Patto di Ascoli – Candela).


Inoltre, sollecita il Sindaco Ciliberti affinché si attivi con urgenza nel convocare tutti le parti interessate (Azienda, Sindacati, Amministrazione Provinciale e Comunale, INPS, Istituti di Credito, ecc.) e costituire sin da subito un tavolo tecnico, a livello provinciale, nel quale proporre la soluzione prospettata!



Nel frattempo il PD, ribadendo la sua piena solidarietà ai lavoratori in questione, si adopererà per aiutarli nell’avere risposte immediate alle loro giuste rivendicazioni, sollecitando tutti i soggetti politici, e non, interessati.



Si impegna, inoltre, ad avviare un percorso nuovo di riflessione sul futuro dell’area industriale di Monte Sant’Angelo, anche alla luce dell’ormai esaurita esperienza del Contratto d’Area. Una riflessione che dovrà indicare le prospettive di sviluppo di una delle aree industriali più grandi del Sud Italia in termini di insediamento di nuove realtà produttive, di realizzazione ex novo da un lato e potenziamento e rafforzamento dall’altro delle infrastrutture a servizio delle imprese, di incremento dei livelli occupazionali e di difesa dei posti di lavoro esistenti.