domenica 30 settembre 2012

“Sottoscrizione Volontaria a Premi”. ESTRAZIONE BIGLIETTI VINCENTI.


Si comunica che domenica 30 settembre 2012 alle ore 15.45, in seduta pubblica tenutasi presso la sede del Partito Democratico di Monte Sant'Angelo, ha avuto luogo l'estrazione dei biglietti vincenti della sottoscrizione volontaria a premi. 

I biglietti estratti sono:


1° PREMIO: Serie C n° 670 
CROCIERA MSC DI UNA SETTIMANA PER DUE PERSONE NEL MEDITERRANEO


2° PREMIO: Serie D n° 978 
IPAD APPLE WI-FI DA 32 GB


3° PREMIO: Serie A n° 546 
TELEVISORE DA 32" A LED

I vincitori potranno ritirare i premi direttamente presso la sede del PARTITO DEMOCRATICO di Monte Sant’Angelo, presentandosi con il biglietto risultato vincente e un documento di identità in corso di validità.

lunedì 16 aprile 2012


martedì 10 aprile 2012

ANDREA CILIBERTI SINDACO - DOCUMENTO PROGRAMMATICO 2012/2017



1. INTRODUZIONE
Il Partito Democratico, I Popolari per Monte, l’Italia dei Valori e Io Sud hanno dato vita ad una coalizione politica per amministrare la Città nei prossimi anni.
La crisi che sta attraversando la società chiede ai partiti, al mondo del lavoro e delle professioni e alle associazioni di unire le migliori esperienze per rendere più efficiente e trasparente l’azione dell’amministrazione pubblica e favorire, così, lo sviluppo e la migliore qualità della vita.
A Monte S. Angelo, per le elezioni del 6 e 7 maggio, la nostra coalizione candida a Sindaco il dott. Andrea Ciliberti, una persona onesta, stimata e competente per l’esperienza maturata in questi anni, capace di dare stabilità e non subire condizionamenti nel suo ruolo istituzionale.
Insieme ad Andrea ci proponiamo di rappresentare le esigenze di innovazione, trasparenza e partecipazione avvertite dalla Comunità montanara.
Vogliamo con i cittadini di Monte S. Angelo modernizzare il paese per affrontare i grandi temi dell’occupazione, dello sviluppo del territorio e dell’ambiente, della sanità, dei servizi sociali e della crescita culturale e civile.
Il recente riconoscimento dell’Unesco proietta Monte S. Angelo in un eccezionale, forse inaspettato, contesto di crescita e tutti dobbiamo contribuire con dignità e senso di responsabilità partendo proprio da questo fatto, vero statuto della città, iscritto nella sua storia e nelle sue origini.
Il programma politico amministrativo che ci proponiamo di portare avanti si ispira ai principi di libertà, solidarietà e sussidiarietà, così come nella nostra storia si sono progressivamente affermati attraverso la Costituzione Repubblicana, la Carta Europea delle Autonomie e nello Statuto Comunale e grazie al contributo fondamentale della tradizione riformista e cattolico democratica e popolare.
Monte Sant’Angelo, ormai da decenni, vive gli esiti della crisi economico-sociale causati dal tramonto della tradizionale struttura economica su cui si reggeva, allorché la sua ricchezza proveniva esclusivamente dai boschi, dalla pastorizia e dall’agricoltura. Le azioni e i progetti di riforma e di modernizzazione del tessuto sociale ed economico non hanno avuto piena attuazione e alla diffusa e qualificata crescita culturale della società non è conseguita una consolidata diffusione di realtà imprenditoriali mature. La mancata assimilazione della profonda trasformazione determinata dalle scelte di politica economica nazionale e il progressivo calo demografico, sono stati vissuti come una vera e propria crisi di identità, resa oggi più acuta da una strisciante sfiducia dei cittadini nei confronti della politica.
L’insorgere della grave crisi economica e finanziaria, che stiamo vivendo a livello planetario e che condiziona incisivamente l’azione della pubblica amministrazione e le scelte di investimento pubbliche e private, pone a tutti sfide nuove e, proprio in un periodo così particolare, avvertiamo tutti l’esigenza di un richiamo della politica al proprio ruolo e alla propria dignità e non al chiacchiericcio di bassa lega. Bisogna evitare che il cittadino, in un mutato contesto di globalità, pur supportato da potenti infrastrutture tecnologiche e crossmediali, finisca per rimanere più isolato di prima.
Lo straordinario lavoro dell’associazionismo e del volontariato, a ben vedere assai vivace e variegato nella nostra realtà cittadina, da solo non è capace di colmare il vuoto di significato che si va diffondendo nelle storie di tante donne e uomini, soprattutto giovani, rassegnati ad essere consumatori prima ancora che cittadini, spettatori prima ancora che protagonisti. Il mondo del lavoro sta radicalmente cambiando, oggi si impongono scelte di innovazione e di qualificazione vera, occorre in questo campo difendere e riaffermare la centralità dell’uomo ed è urgente che al centro di questi processi, anche nella dimensione locale, vi sia la partecipazione dei cittadini, questa costituisce la prima grande risorsa da mettere in campo, perché l’azione amministrativa non sia autoreferenziale e perché ognuno non si ritrovi solo a declinare lamentele e insoddisfazioni.
Monte Sant’Angelo ha una grande storia, una grande tradizione, un mistero profondo l’attraversa nelle sue viscere, ma Monte S. Angelo non è il passato, perché tutto questo è qui ed ora, e proprio l’ideale del bene e della bellezza che sta nell’identità della nostra città è ciò di cui tutti abbiamo bisogno, a Monte e nel mondo.
Il nostro proposito, quindi, è quello di costruire e condividere con i cittadini un programma efficace per valorizzare l’identità culturale, sociale ed economica della nostra comunità, le risorse del suo territorio, le potenzialità attrattive della sua bellezza, presupposto per riaffermare competitività del nostra realtà locale.
Noi vogliamo essere Monte, perché Monte ci appassiona, perché Monte è bella!

2. CITTA’ SICURA E LIBERA
Sappiamo tutti che la nostra Città ha vissuto e vive anni difficili in fatto di sicurezza e di contrasto alla criminalità. Le istituzioni, centrali e locali, hanno fatto bene la loro parte e così la più gran parte della società.
In prima fila è stato anche il mondo della scuola e delle associazioni. Abbiamo vissuto insieme eventi che segnano un punto di svolta e di non ritorno, che sono entrati a far parte della nostra identità cittadina come il No Faida Day. Tutto questo lavoro va salvaguardato e potenziato.
Il nostro obiettivo è quello di far emergere ed affermare una comunità vigile, attenta alla propria libertà: delle persone, delle attività economiche, dell’azione amministrativa e istituzionale del Comune.
Il nostro programma è quello di continuare a riaffermare un rapporto di leale sostegno all’azione della Magistratura e delle Forze dell’Ordine. Vogliamo continuare nell’opera di potenziamento delle strutture e delle strategie di controllo con la videosorveglianza - già finanziata - con l’espletamento del concorso per i nuovi Vigili Urbani, secondo la massima serietà e garanzia di trasparenza; intendiamo da subito finanziare un nuovo progetto per attivare un contingente di nonno vigile.
Grande attenzione vogliamo dare alle iniziative di diffusione della cultura della legalità, attraverso la consulta degli studenti, attraverso il coinvolgimento delle famiglie, attraverso una Rete tra le istituzioni e le associazioni del volontariato, laico ed ecclesiale.
Un cenno particolare merita il nostro proposito di coinvolgere in questo programma il mondo delle donne e delle loro associazioni per istituire, anche nel nuovo prossimo Piano Sociale di Zona, uno sportello di ascolto, contro le violenze domestiche, troppo spesso sottaciute nella generale indifferenza, e contro le discriminazioni.
Non meno importante è l’obiettivo di monitorare più incisivamente il fenomeno della dispersione scolastica. Con le azioni di tutoraggio già iniziate e che intendiamo potenziare con il coinvolgimento diretto del volontariato, dovrà essere questo un importante e riconoscibile segnale di attenzione alle realtà marginali e più fragili, senza discriminazioni ed in piena collaborazione con le istituzioni scolastiche.

3. CITTA’ SOLIDALE
Il nostro programma è incentrato sulla valorizzazione e la centralità della persona, come dice lo Statuto, delle donne e degli uomini che vivono sul nostro territorio, non solo dei cittadini. Monte ha bisogno innanzitutto di riscoprire la ricchezza che deriva da un patto tra le generazioni, un processo di contaminazione che generi dinamismo tra competenze degli uni e opportunità per gli altri. La nostra città sta ponendo domande nuove alla politica e ce ne rendiamo conto guardando al mondo delle associazioni che, dopo le famiglie e la scuola, sono sempre più i primi centri di aggregazione della cittadini, i luoghi nei quali si formano i primi ‘Noi’ in grado di generare il tessuto sociale.
Occorre definire una piattaforma nuova per difendere e promuovere le libertà e i diritti delle persone, perché esse tornino a parlare lo stesso linguaggio intorno ad un progetto condiviso.
Il superamento della tradizionale offerta dei servizi sociali, nel quadro della rinnovata disciplina regionale, ha portato a concepire gli interventi partendo dai bisogni reali, che non sono uguali dappertutto, ma cambiano sul territorio.
E proprio questa costatazione richiede, dopo le prime incoraggianti esperienze, che l’esperienza del Piano Sociale di Zona venga urgentemente condivisa con il mondo del volontariato, soprattutto in vista della definizione del nuovo programma intercomunale che si dovrà varare per il prossimo triennio. Le azioni che intendiamo portare avanti riguardano il mondo degli anziani e dell’infanzia, così come quello dei giovani e delle donne.
Vogliamo potenziare le azioni in atto come assistenza domiciliare integrata e il telesoccorso e articolare l’offerta con proposte partecipate dal volontariato, introducendo in concreto il metodo della sussidiarietà. Così per i servizi e il sostegno all’infanzia, ridiamo centralità alle famiglie. Puntiamo a definire un programma di aiuti alle mamme che lavorano. A garantire che alcuni beni costosi, quali il latte per i neonati, siano assicurati a tutte le famiglie. Proprio in questa direzione concepiamo anche un potenziamento delle attività del consultorio familiare, come sostegno alle donne, alle mamme, alle famiglie.
La nostra società vive una situazione di nuove povertà, la crisi e la mancanza di lavoro troppo spesso rendono urgente un intervento discreto e mirato perché situazioni critiche non si evolvano negativamente verso l’indigenza. E’ fondamentale capire l’entità del problema che spesso sfugge all’attenzione delle istituzioni. Anche in questo è fondamentale l’apporto del volontariato che va supportato: intendiamo mettere in campo una collaborazione con i gruppi che operano attraverso istituzioni stabili (come il Banco alimentare e farmaceutico, Caritas ecc.). In questa direzione vanno coinvolte le disponibilità e le competenze personali anche degli anziani e dei pensionati, creando una Banca del tempo, offrendo opportunità di fiscalità di vantaggio.
Sul versante dei servizi socio sanitari riteniamo fondamentale rilanciare con forza l’attuazione del protocollo d’intesa con l’ASL e la Regione per rendere migliori le strutture sanitarie e ospedaliere e adeguati i livelli di assistenza. Occorre partire dagli impegni assunti per concludere le ristrutturazioni già iniziate, le riconversioni in atto e per definire i tempi degli ampliamenti programmati con la creazione dell’Ospedale di Comunità, dell’Hospice, della Riabilitazione.

4. CITTA’ per VIVERE, LAVORARE, INNOVARE
Il centro urbano. Monte Sant’Angelo ha vissuto anni di intensa crescita urbana, spesso con regole inappropriate rispetto alla natura del suo territorio. Per il centro urbano dobbiamo invertire la tendenza degli ultimi trent’anni, occorre FAR CRESCERE LA CITTA’ SU SE STESSA, farla diventare più DENSA senza ulteriori espansioni, puntando al recupero, alla riqualificazione energetica, al riuso, alla valorizzazione del patrimonio esistente.
Al tempo stesso la città va resa vivibile, al centro come in periferia e nei quartieri. Monte non può essere solo bella da vedere ma deve essere bella da vivere.
Come agire? Innanzitutto avviando un vigoroso movimento di partecipazione alla definizione del Piano Urbanistico Generale, facendone uno strumento condiviso per tutti i cittadini e non solo per gli addetti ai lavori.
Fino ad oggi, con il Documento preliminare e con l’Atto di indirizzo, abbiamo preso atto delle problematiche e delle potenzialità, sono state messe in luce le criticità e i punti di forza. Occorre oggi dare linfa al piano, farlo nostro, farlo della città, di chi vive, lavora, è ospite e turista. Il tema centrale ormai non è quello di costruire case, ma quello di costruire la città.
Basta case, più città: questo è il nostro programma.
In questo quadro si dovranno collocare concrete azioni volte a affermare e sviluppare i poli di eccellenza:
• qualificare le aree significative: il Santuario, il Centro Storico, le Aree a verde dentro e fuori della città, i beni culturali, i complessi monumentali, le zone residenziali; per i quartieri, memoria vivente della nostra identità - Junno, Coppa, Sant’Oronzo, Carmine, ecc..- bisogna dotarsi di regole urbanistiche specifiche, che vanno, poi, rigorosamente rispettate
• definire interventi organici per rendere riconoscibili, pedonabili ed accessibili queste aree; la “pedonabilità” per l’intera città dovrà divenire un obbiettivo principe, per ridurre il traffico, per migliorare la circolazione, per favorire la maggiore accessibilità per cittadini e visitatori
• programmare interventi per la manutenzione e il decoro disciplinando con rigore e fermezza l’uso e il riutilizzo dei materiali (coppi, camini, stipiti ecc.), le tecniche di intervento, i cronogrammi di controllo, i colori, la durabilità sia per le opere pubbliche sia per quelle private
• Disciplinare i servizi della raccolta rifiuti, della vigilanza ecc.
• Disciplinare la segnaletica e ricollocare le strutture per la pubblicità secondo criteri rispettosi del contesto urbano
• Favorire l’insediamento di attività commerciali e di artigianato pregiato nel centro storico
• Avviare un processo di delocalizzazione dei servizi e un piano generale del traffico attento alle esigenze degli operatori e dei residenti.
Queste azioni dovranno essere concepite unitamente alla programmazione di un processo di rinnovamento capillare del patrimonio edilizio esistente e della rete infrastrutturale da potenziare in funzione di una migliore e più sostenibile mobilità. E’ questo un modo concreto ed intelligente per consentire alle imprese del settore, in particolare a quelle locali, di riqualificarsi ed investire creando occasioni di occupazione.
Il quadro di intervento così riassunto dovrà mettere al centro la condivisione e l’attuazione del Piano di Gestione UNESCO per il Santuario, per la Buffer Zone, per il supporto delle infrastrutture e dei servizi.
Non può trattarsi di una appendice, magari di maniera, a sé stante, come sembra voler indurre l’atto di indirizzo, occorre cambiare subito e decisamente rotta! Il cuore del paese è il Santuario, esso è la “norma fondamentale” a cui dovremo attenerci! Abbiamo impiegato molti lustri per capirlo, finalmente l’Unesco lo ha reso cogente per tutti, per noi certamente!
Noi proponiamo da subito di inserire già nelle previsioni del PUG alcuni progetti mirati, da verificare rigorosamente nella loro fattibilità tecnica ed economico-finanziaria, in modo da concepirne sin dal momento della pianificazione gli strumenti di attuazione. E così
- L’area intorno all’ex cinema Piemontese in via Extramurale andrà sistemata con la creazione di servizi (parcheggi, ostello della gioventù, da realizzare anche in concorso con privati o in concessione mista di gestione e realizzazione - completamento). Secondo la nostra visione l’area va riqualificata con la prospettiva di renderla funzionale al Santuario e all’asse di Corso Vittorio Emanuele -Via Reale Basilica.
- La scuola “San Leonardo” nei pressi della Madonna dell’Incoronata potrebbe essere destinata, anche in parte, alla creazione di un parcheggio pluripiano a servizio del rione Sant’Oronzo-Junno e versante sud di Via Verdi Piazza Roma.
- La circumvallazione Nord: è ora, e il riconoscimento Unesco ci consente di farlo, di concentrare sforzi e partnership istituzionali con la Regione per finanziare il progetto attingendo ai finanziamenti statali ed europei. Tutelare il Santuario, sul versante più sensibile e strategico per le testimonianze beni Unesco, rappresenta una vera priorità per la tutela e per la migliore accessibilità e fruizione.
- La realizzazione di un percorso attrezzato lungo la strada per Pulsano.
- La allogazione di un teatro-auditorium nella zona “CHIANO”, come struttura cerniera tra il quartiere Galluccio e la città
- Il Parco Urbano di Pulsano. Questa area potrà essere valorizzata e conservata come testimonianza di una presenza di uomini dediti a un’agricoltura povera, praticata su un terreno di scarso valore produttivo, che con fatica immane dava il sostentamento a gente povera: un’agricoltura ormai scomparsa. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di centinaia di “pagghiere”, una icona di memoria da preservare. Rappresentano un fatto ambientale ideale creare percorsi a piedi o in bicicletta, con oasi e sosta presso i pagliai più significativi. Nella parte al disopra della strada che porta a Pulsano sono diffuse molte specie di orchidee garganiche, che in primavera attirano studiosi soprattutto stranieri. In questo intervento si possono recuperare e rendere agibili i vecchi tratturi che da Monte Sant’Angelo portano a Pulsano, a San Barnaba, a Macchia, a Mattinata. Alcuni di questi, come quello di “Scannamugliere”, a volte sono percorsi da stranieri, tedeschi o inglesi, che si mettono in cammino seguendo gli itinerari segnati sulle mappe e non sempre rintracciabili sul terreno.
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Il territorio integrato. Lo Statuto Comunale prevede, quale principio fondamentale della programmazione, lo sviluppo del territorio considerato nella sua integralità, per noi una risorsa e una peculiarità poiché coniuga le realtà della costa e della piana di Macchia di Monte, il centro urbano sorto intorno al Santuario, l’entroterra e le zone industriali, uno delle realtà, quest’ultima, più strategiche per le scelte che si dovranno mettere in campo già nei prossimi mesi.
L’entroterra. La maggior parte dei 24 mila ettari (di cui 6 mila a bosco) del territorio comunale è situata nella zona interna. L’entroterra, quindi, costituisce una grande risorsa, che nei secoli passati è stata la fonte principale dell’economia di Monte Sant’Angelo.
Oggi la prospettiva dell’utilizzo di questa ricchezza (bosco, zootecnia, agricoltura) non è più possibile secondo i vecchi criteri fondati sui tagli dei boschi e sulla presenza di migliaia di capi di bestiame allo stato brado con la presenza di centinai di addetti.
Il patrimonio forestale va guardato con un’ottica diversa dal passato, cioè come una risorsa economica ed ambientale, che può dare vita ad aziende capaci di operare accanto alle tradizionali attività di allevamento di bestiame e di agricoltura anche il turismo. Il vasto territorio boschivo può essere frequentato da appassionati della natura in diversi modi: dalle escursioni a cavallo, alla ricerca di piante endemiche, alle passeggiate a piedi, al cicloturismo , al desiderio di una vacanza diversa dal solito.
Le strategie per il futuro impongono, oggi anche con riferimento alle nuove normative regionali e nazionali sempre più volte alla razionalizzazione delle risorse, di mettere a reddito il patrimonio per tutelarlo e conservarlo oltre che per trarne occasioni di lavoro per gli operatori del settore: è attraverso questa ottica che vogliamo guardare a questo patrimonio, con il coinvolgimento privilegiato delle maestranze e delle imprese che già operano nella nostra realtà e senza pregiudizi per forme nuove ed innovative per consorziarle e renderle più competitive e qualificate e capaci di accedere in modo sicuro al mercato. In questa direzione va razionalizzato e reso più efficace e funzionale il programma di intervento per la mobilità rurale e per la realizzazione delle piscine.
La piana di Macchia è stata considerata a più riprese come fattore strategico per lo sviluppo dell’intera economia di Monte Sant’Angelo e dell’intero distretto Gargano sud. Basti pensare all’Area di sviluppo industriale e alle grandi infrastrutture portuali e di comunicazione ivi allogate. Anche dal punto di vista urbanistico, inoltre, la prospettiva era quella di rendere la frazione “Madonna della Libera” un quartiere di Monte Sant’Angelo. In realtà occorre partire dalla considerazione che Macchia è Monte e non avere paura di questa evidenza che rappresenta una risorsa tra le più rilevanti di cui possiamo disporre.
La destinazione dell’ area industriale è stata confermata con l’entrata in vigore del Contratto d’area, sia pure con il limite di insediare industrie compatibili con l’ambiente.
Oggi è urgente completare con determinazione i procedimenti di affrancazione, senza pregiudizio per le casse comunali e per la collettività e favorendo il miglior contemperamento degli interessi generali coinvolti. Riteniamo che consentire la libera vendita delle aree destinate agli insediamenti favorirà occupazione e sviluppo.
Per garantire questo obiettivo un’attenzione particolare dovrà essere dedicata al regime delle autorizzazioni che, attraverso strumenti negoziati, saranno mirate ad insediamenti di qualità e di innovazione. Questo è uno degli punti strategici del nostro programma, per mettere a frutto tutte le scelte di investimento già operate nella realizzazione delle infrastrutture. In questa ottica puntiamo a creare, in associazione con le categorie e gli altri enti istituzionali, uno sportello unico per le imprese. Così anche un ufficio dedicato al completamento della bonifica area ex Enichem. Sul versante delle infrastrutture riteniamo importante mettere a regime quelle esistenti e quelle da realizzare già finanziate. Strategico è per noi è puntare alla creazione di una società multiservizio per la gestione economicamente efficiente dei servizi generali al territorio.
Non minore importanza riveste la questione del rilancio della problematica dell’Autorità portuale del Levante, per riaffermare l’importanza strategica del sito di approdo, delle aree retro portuali e infrastrutturali quali la ferrovia, rilevanti ai fini del potenziamento industriale e produttivo dell’area, scongiurando coerentemente mire assolutamente speculative per improbabili insediamenti residenziali.
Il Contratto d’area non ha escluso la possibilità di uno sviluppo turistico anche della piana, perciò alcune scelte fatte con il vecchio Piano Regolatore dovranno essere riviste alla luce della nuova concezione di pianificazione rinveniente dal PUG nell’ambito del quale dovranno essere presi in considerazione tutti i Piani tematici già in vigore a tutela del territorio e dell’ambiente. Riteniamo importante puntare ad un recupero organico e funzionalmente mirato del patrimonio edilizio esistente nella piana.
Per quanto riguarda l’agricoltura, gli uliveti di Macchia danno un prodotto di qualità, che deve essere tutelato nella commercializzazione con un marchio di produzione riconosciuto. Le aziende del settore vanno sostenute puntando innanzitutto alla realizzazione di un acquedotto rurale, strumentale a migliorare la qualità e incrementare la produzione, rendendo remunerativo il mantenimento degli impianti e supportando la filiera di prodotti tipici indispensabili per sviluppare anche l’offerta turistica di Monte S. Angelo.
La tutela dell’ambiente rappresenta la cifra comune delle azioni previste nel nostro programma, per la tutela e la conservazione del territorio (bonifica e repressione microdiscariche), per il decoro dell’abitato (potenziamento raccolta differenziata e prelievo programmato), per l’abbattimento dei costi dei servizi e l’implementazione del risparmio energetico nelle strutture pubbliche e private, per il coinvolgimento di scuole, famiglie e imprese nella diffusione di pratiche virtuose.

5. CITTA’ per ACCOGLIERE, CONDIVIDERE, COMUNICARE
Monte Sant’Angelo è al centro dei grandi flussi del pellegrinaggio cristiano, è una città d’arte e di turismo e tutto questo la rende una città di accoglienza.
Non è solo un fatto di ricettività, è una fatto di identità che dobbiamo riscoprire e vivere appieno perché ci da lavoro e perché ci da la dimensione del nostro essere cittadini in una realtà così singolare, unica al mondo. Con il riconoscimento dell’Unesco questo fatto è per noi più evidente, perché Monte non è solo nostra ma appartiene al mondo, senza enfasi, questo è un dato che non possiamo trascurare.
Discende da questa consapevolezza l’obiettivo di programmare e sostenere in modo stabile, quasi istituzionale, alcuni eventi entrati a far parte della nostra tradizione (Corteo Storico rievocativo delle Apparizioni, Festambiente, Concorso Fotografico, Festa Patronale).
In questa ottica dobbiamo migliorare la nostra offerta turistica e ricettiva puntando al turismo di esperienza, al turismo verde, a quello rurale, valorizzando la prossimità spaziale di chi vive nei dei centri vicini, che sempre più ambisce a essere a Monte; così anche la prossimità identitaria per quanti di Monte vivono fuori. In questo le potenzialità offerta dalle tecnologie crossmediali vanno sfruttare ed implementate al massimo, comunicare è essere nella nostra società, comunicare è la possibilità di esserci. Con progetti mirati e qualificati puntiamo a migliorare la rete WIFI rendendola accessibile su tutto il territorio.
Attraverso strumenti concertati con gli operatori il nostro programma intende promuove un sistema di qualità per le strutture ricettive e della ristorazione, ponendo attenzione anche al decoro delle strutture e degli spazi interni ed esterni. Stesso obiettivo ci proponiamo per quello che riguarda gli esercizi di vendita di oggetti caratteristici e prodotti tipici: crescere nella qualità è il modo più efficace oggi per sviluppare economia. Puntiamo, quindi, all’eccellenza nella vivibilità della città. Condividere Monte con quanti ci vivono e vengono a starci per poche ore, per qualche giorno, a volte per lunghi periodi.
Si colloca al centro di questo programma l’esigenza di promuovere Monte come città capace di fare e promuovere cultura, essere un vero distretto culturale per i fatti religiosi, per quelli storici e monumentali, per quelli ambientali, per l’economia e la letteratura, per la scienza. Come l’Unesco per il Santuario, il FAI per Pulsano e gli Eremi, così intendiamo anche promuovere, facendo leva e punto di forza su tali credenziali, alla istituzione di un Ecomuseo del Gargano in Contrada “Casiglia”, attraverso una legge speciale regionale, così come è avvenuto per la Valle d’Itria.
E’ fondamentale che in tutto questo la Città si doti di contenitori adeguati, razionalizzando e riqualificando quelli esistenti e realizzandone alcuni nuovi. Primo una struttura dedicata alle associazioni, che punti a diventare un laboratorio urbano per la cultura, per renderle più libere di operare, supportate da strutture e mezzi condivisi, responsabilizzate nel perseguimento del loro scopo. Abbiamo un gap da colmare riguardo alla accessibilità che deve essere garantita nel rispetto dei diritti di tutti. In questo senso vogliamo dotarci insieme di una disciplina condivisa e partecipata attraverso un nuovo Regolamento. Mettere a reddito il patrimonio del comune significa non solo realizzare entrate ma, in questa irrinunciabile prospettiva, promuovere crescita sociale e culturale.

6.CITTA’ per il TEMPO LIBERO e lo SPORT
La pratica dello sport riveste un ruolo cruciale nella vita della persone, non solo dei più giovani. Lo stesso Consiglio d’Europa ha sancito nella accessibilità agli sport uno degli elementi qualificanti e identitari per una città. Il lavoro svolto sino ad ora ha puntato a riqualificare profondamente lo stadio cittadino, occorre ora con altrettanta determinazione programmare in modo sistematico la manutenzione e il funzionamento dei campetti rionali (Zona Ingrasso, Immacolata, San Antonio Abate, Palestra scoperta). Tempi certi vanno assegnati e contingentati anche per la nuova realizzazione del campo coperto nel nuovo quartiere Galluccio. Intendiamo programmare anche investimenti per la dotazione strumentali e di attrezzature per il basket e pallavolo, puntando a creare occasioni per il coinvolgimento delle donne.
Con la messa in sicurezza della Strada Provinciale Corta vogliamo, di concerto con gli appassionati di motori e i loro club, introdurre nuovamente le Manifestazione della Cronoscalata e del Raduno Macchine d’Epoca
Attenzione particolare vogliamo rivolgere per dare pari opportunità a tutte le associazioni di utilizzare gli impianti esistenti, senza discriminazioni, puntando a sostenere le manifestazioni che promuovono processi formativi di lunga durata e di coinvolgimento non estemporaneo.

7. CITTA’ per servire l’UOMO
Non è una pretesa ma sappiamo bene che solo facendo leva sulle persone, sulle loro motivazioni ideali più vere e profonde si possono vincere le sfide più difficili. Amministrare Monte oggi rappresenta una sfida che noi abbiamo raccolto col desiderio di promuovere la partecipazione in un sistema istituzionale e politico più semplice, accessibile e trasparente. E’ indispensabile adeguare anche al struttura dell’Ente, che vanta importanti professionalità, attraverso una puntuale riorganizzazione degli Uffici implementando la riqualificazione del personale rispetto alle nuove esigenze di supporto tecnico. Cosi va migliorato anche il rapporto con i cittadini: il nostro impegno è quello di 
è quello di approvare sempre il Bilancio Sociale per favorire la partecipazione e la trasparenza dei processi di amministrazione.
Siamo certi che per il suo futuro Monte saprà scegliere chi ha fatto della onestà e del buon governo una ragione di impegno e di testimonianza. Anche questo fa parte sostanziale ed irrinunciabile del nostro programma.

domenica 8 aprile 2012

“Sottoscrizione Volontaria a Premi”


Comunicato Stampa

“Sottoscrizione Volontaria a Premi”.

Comunicazione differimento data estrazione.
  
A causa dell'avvio della campagna elettorale delle prossime amministrative del 6 e 7 maggio 2012 e del divieto di esposizione dei simboli dei partiti coinvolti nella competizione elettorale, si comunica che la data dell'estrazione della sottoscrizione volontaria a premi, inizialmente prevista per il 10 aprile 2012, è stata differita al 30 settembre 2012.
Per ulteriore informazioni è possibile rivolgersi direttamente presso la sede locale.


CON PREGHIERA DI MASSIMA DIFFUSIONE

sabato 10 dicembre 2011

SVENDERE I BOSCHI, METTERE IN PERICOLO LA FIDA CIVICA ED ILLUDERE I LAVORATORI: IL PROGRAMMA ELETTORALE DI CILIBERTI & C.



Due secoli fa, esattamente nel 1811, i cittadini Montanari, autotassandosi e indebitandosi, acquistarono il feudo allora detenuto dalla famiglia Grimaldi. L’esteso patrimonio boschivo comunale, di oltre 6.000 ettari, deriva da quel sacrificio.

Oggi, uno degli strumenti attraverso i quali si esercita la natura e funzione demaniale del patrimonio comunale è costituito dalla "fida civica".

Nel CONSIGLIO COMUNALE DI LUNEDÌ 12 DICEMBRE prossimo, la Giunta Ciliberti, intende approvare un provvedimento con il quale si vuole costituire un Consorzio di gestione del patrimonio comunale, con durata ventennale, con un non meglio individuato soggetto privato, che dovrebbe assumere la gestione di tutte le problematiche connesse ai tagli boschivi e agli interventi di cura, miglioramento e mantenimento colturale dei nostri boschi.

Nulla si dice nella delibera dei costi, delle entrate, della fattibilità e convenienza.
Inoltre, non viene definita alcuna attività programmatoria e non si considera che:
  1. è tecnicamente impossibile qualsivoglia forma di gestione del nostro territorio che non veda la partecipazione dell'intera comunità cittadina, perché i boschi appartengono a tutti i montanari;
  2. vanno inevitabilmente coinvolte le aziende agricole che detengono la quasi totalità di detti terreni grazie alla “fida civica”;
  3. l'attività boschiva va debitamente pianificata con un adeguato e aggiornato piano di assestamento forestale e va esercitata da imprese boschive dotate di personale qualificato e delle necessarie autorizzazioni;
  4. le aziende boschive escluse dal consorzio e i disoccupati non avranno alcuna possibilità di lavorare nel nostro entroterra, in quanto ogni attività sarà appannaggio dello stesso consorzio.
In tal modo si gioca pericolosamente con i sentimenti e le angosce dei lavoratori coinvolti e dei disoccupati, ai quali ingannevolmente si vuole far credere per l’ennesima volta (ma solo fino al giorno successivo a quello delle prossime elezioni comunali), che saranno presto risolti i loro problemi.

La coalizione composta dal Partito Democratico, Futuro e Libertà, Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista, Monte Futura, Socialisti Dauni, aperta alle forze sane dell’economia e della società montanara, INVITA I CONSIGLIERI COMUNALI DI MAGGIORANZA A VOTARE CONTRO UN TALE PROVVEDIMENTO.

La valorizzazione delle risorse boschive deve essere attuata nel migliore dei modi, coinvolgendo esperti del settore, operatori economici, istituzioni regionali e associazioni di categoria (C.I.A. e COLDIRETTI), l'intera comunità, definendo e programmando adeguatamente gli investimenti.

Il nostro futuro dovrà essere deciso oculatamente, con la partecipazione dell'intera COMUNITÀ dei CITTADINI MONTANARI e non a colpi di maggioranza, con un provvedimento arrangiato e dell’ultima ora, espressione della peggiore Giunta Comunale di sempre.

La NOSTRA COALIZIONE, sensibile alla tematica ed alla tutela delle imprese e del lavoro, si impegna a formulare un'articolata proposta, con il coinvolgimento dei cittadini, delle associazioni di categoria e degli esperti del settore.

Futuro e Libertà
Monte Futura
Partito Democratico
Rifondazione Comunista - FS
Sinistra Ecologia e Libertà
Socialismo Dauno




giovedì 8 dicembre 2011

Comunicato Stampa

Si allarga ancora quella che può essere definita, senza ombra di dubbio, la vera ed unica alternativa praticabile all’uscente Amministrazione Ciliberti.

L’ingresso a pieno titolo di Futuro e Libertà nel nucleo di partiti, associazioni e movimenti (Partito
Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Socialisti Dauni, Monte Futura e Rifondazione Comunista) già firmatari nelle scorse settimane di un documento politico congiunto, rappresenta l’avvio di un percorso unitario finalizzato alla costruzione di un’ampia coalizione che si candida al governo di Monte Sant’Angelo, nel segno della discontinuità e del cambiamento.

Una forza giovane e vitale, FLI, che consente alla nascente coalizione di superare lo steccato del centrosinistra, rivolgendosi così anche a quel mondo moderato e cattolico abbandonato a se stesso e deluso dalla fallimentare esperienza dell’Amministrazione Ciliberti, per nulla attenta alle necessità di una comunità ormai sull’orlo della depressione sociale. Si lavora ora, a ritmo serrato, alla costruzione del programma, elemento distintivo della neonata aggregazione politica: non un libro dei sogni né un’operazione di copiatura, ma uno strumento condiviso e partecipato, in grado di rilanciare da un punto di vista sociale ed economico il paese, a partire dalla valorizzazione dellenumerose risorse presenti.
Per questo, sin dai prossimi giorni, la nuova proposta programmatica sarà portata all’attenzione di tutta la comunità e delle sue diverse forme di aggregazione (Associazioni, etc.), per un arricchimento del percorso intrapreso attraverso un confronto con queste vivaci realtà, troppo spesso dimenticate.
Ciò che lega fortemente le forze politiche di questa coalizione non è l’interesse subdolo della "conquista del potere", ma l’imprescindibilità da alcuni presupposti su cui si dovrà basare l’azione di governo futura: questione morale, legalità, discontinuità rispetto alle passate esperienze, innovazione e concretezza della proposta, trasparenza nei processi decisionali ed amministrativi.
Per molti, quello fatto non è solo un passo in più ma un importante passaggio compiuto nella giusta
direzione.