venerdì 7 maggio 2010

Frana Montaguto, Bordo (PD): “Notizie contraddittorie sulla ripresa



“Apprendiamo dalla stampa lo slittamento di ‘qualche settimana’ della riapertura della linea ferroviaria Foggia-Benevento, che appena 2 giorni fa la Protezione Civile ha detto avrebbe ripreso a funzionare a fine maggio. E’ bene che il sottosegretario Bertolaso intervenga personalmente a spiegarci cosa sta accadendo, se ci sono problemi inaspettati da affrontare e quale influenza avranno sulla ripresa dei collegamenti ferroviari e stradali”. La richiesta dell’on. Michele Bordo (PD) scaturisce dalle dichiarazioni del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, Giuseppe Valotto, in visita questa mattina a Montaguto, dove anche i militari sono impegnati nell’attività di rimozione della terra che ha sommerso la statale 90 e la linea ferroviaria che collega la Puglia alla capitale.


Il 16 aprile scorso, oltre un mese dopo l’invasione dei binari, il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza conferendo tutti i poteri al capo della Protezione Civile. Il giorno prima lo stesso sottosegretario Guido Bertolaso incontrò una delegazione di deputati del PD per annunciare il ripristino dei collegamenti ferroviari e stradali tra la Puglia e la Campania prima dell’estate. “Come non ho dubitato delle affermazioni fatte da Bertolaso – riprende Bordo – non ho dubbi che le dichiarazioni del generale Valotto siano più che fondate. E’ opportuno, quindi, che sia ufficialmente spiegato alle comunità e alle istituzioni locali a che punto sono i lavori e cosa impedisce il rispetto del crono programma iniziale. Come preannunciammo al sottosegretario – conclude Michele Bordo – saremo attenti e vigili affinché gli impegni assunti siano rispettati quanto ai tempi ed alle modalità di esecuzione, perché l’isolamento della Puglia deve cessare al più presto”.



Roma, 7 maggio 2010

giovedì 6 maggio 2010

L’Assemblea del Gal Gargano si spacca sulla nomina del CdA


“Pretendere di gestire il Gal Gargano con la logica della casacca politica è un errore che i rappresentanti istituzionali espressione del centrosinistra hanno opportunamente rifiutato di commettere”. Il segretario provinciale del Partito Democratico, Paolo Campo, interviene nella discussione originata dalla mancata nomina unitaria del Consiglio di Amministrazione di questo organismo, che si occupa di promozione dello sviluppo nel territorio del promontorio, “al cui interno si è saldata un’alleanza fondata sul solo obiettivo di sbarrare il passo ai rappresentanti dei Comuni e del Parco del Gargano”.


La riunione per la nomina del nuovo CdA, svoltasi nella mattinata di martedì, “ha fatto emergere con chiarezza – prosegue Campo – la contrapposizione tra quanti hanno a cuore gli interessi del territorio e quanti si affaccendano sui bilancini della rappresentanza politica”. Tra i primi ci sono i sindaci di Mattinata, Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico e Vico del Gargano che, “indifferenti ai colori delle casacche”, hanno indicato nel Parco Nazionale del Gargano una “presenza decisiva per la programmazione strategica degli interventi – afferma Michelangelo Lombardi, primo cittadino sanmarchese e componente della segreteria provinciale del PD – nonché per l’integrazione tra linee di sviluppo e assi di finanziamento formalmente diversi ma sostanzialmente convergenti tra loro”. Identica la motivazione della presenza dell’Università degli Studi, di 2 sindaci – “così da garantire equilibrio anche politico” – e della Comunità Montana.


Dall’altra parte, “su iniziativa degli enti amministrati dalla destra”, si è spostato l’asse della rappresentanza completamente sulla componente privata del partenariato, “cancellando Parco e Università e dimezzando la presenza dei Comuni, grazie ai quali – sottolinea Lombardi – il Gal ottiene una maggiore quota di fondi che ha finora impiegato senza un proporzionato coinvolgimento delle Amministrazioni comunali”.


A far pendere l’ago della bilancia verso questa soluzione è stato il commissario liquidatore della Comunità Montana del Gargano, il quale, a parere del segretario provinciale del PD, “ha assunto un ruolo e una responsabilità sproporzionati alla funzione, prevalentemente tecnica, assegnatagli dalla Regione Puglia e non ha favorito la mediazione responsabilmente tentata dagli amministratori dei centri più popolosi”.


Questi ultimi non hanno partecipato al voto “per stigmatizzare l’atteggiamento arrogante, il cui unico esito è l’indebolimento, formale e sostanziale, del Gal – conclude Paolo Campo – legittimando l’apertura di una discussione in sede regionale sulle sue capacità e possibilità di attivare la pianificazione strategica di area vasta”.

Foggia, 5 maggio 2010

Crisi artigianato, il PD propone Piano di sviluppo e Fondo per investimenti



“Il capitale di competenza e maestria costituito dalle migliaia di piccoli imprenditori artigiani è un fattore decisivo dello sviluppo locale: toccherebbe alla Provincia valorizzare il loro protagonismo, ma a Palazzo Dogana pensano alle beghe politiche interne alla maggioranza e non alla crisi economica”. Il segretario provinciale del PD, Paolo Campo, commenta i dati diffusi dalla Confederazione Nazionale Artigiani che “restituiscono la drammaticità della congiuntura negativa, in questo come in quasi tutti i comparti dell’economia locale, e impongono una riflessione urgente e concludente, istituzionale e politica, sulle misure da adottare a livello provinciale per tutelare e valorizzare questo enorme bacino produttivo e occupazionale”.


In coincidenza con la formazione della nuova Giunta regionale e l’attivazione vera e propria del nuovo ciclo di spesa dei fondi comunitari, il Partito Democratico avanza due proposte: redigere, in concorso con i Comuni e le organizzazioni produttive, il Piano di sviluppo dell’artigianato della Capitanata da sottoporre alla Regione Puglia; istituire la Fondazione per la promozione dell’artigianato, in collaborazione con l’Università degli Studi di Foggia e la Camera di Commercio. Inoltre, “l’allarme lanciato dalla CNA rafforza la nostra volontà di proporre la ricostituzione del fondo destinato a contribuire alle spese per investimenti e innovazioni sostenute proprio dalle imprese artigiane, che il centrosinistra istituì circa 10 anni fa e l’Amministrazione Pepe ha cancellato lo scorso anno”.


“Siamo pronti e disponibili a discuterne con le organizzazioni datoriali e sindacali per arricchire di contenuti queste proposte – continua Campo – così come sollecitiamo l’Amministrazione provinciale e la maggioranza di destra a confrontarsi sui contributi offerti dalla minoranza, nelle Commissioni consiliari e nel Consiglio provinciale. Ancora una volta, il Partito Democratico assume un atteggiamento responsabile e propositivo di fronte alla drammaticità della crisi economica e occupazionale in atto – conclude il segretario provinciale del PD – che nel settore specifico dell’artigianato rischia di farci perdere anche un patrimonio culturale decisivo anche per la valorizzazione integrata e multisettoriale del nostro territorio”.



Foggia, 4 maggio 2010

Authority alimentare, PD e UdC presentano interpellanza urgente. Bordo: “Brunetta e Calderoli vengano in Aula a spiegarci il motivo del taglio”


I deputati di Partito Democratico e Unione di Centro presenteranno un’interpellanza urgente al Governo per chiedere chiarimenti sulla soppressione dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare e sollecitare la sua riattivazione ed istituzione nella sede di Foggia.

A promuovere l’iniziativa Michele Bordo (PD) e Angelo Cera (UdC), i quali auspicano “la calendarizzazione immediata della discussione sul tema – afferma Bordo – perché non è più tempo di tergiversare sull’argomento: la Capitanata ha diritto ad ottenere finalmente ascolto ed attenzione su questo tema, così come ha diritto a ricevere risposte chiare ed inequivocabili sugli indirizzi del Governo.


I ministri che hanno compiuto questa scelta scellerata devono spiegarci sulla base di quali criteri è stata operata ed assumerne la piena responsabilità in Parlamento, laddove è stato deciso che l’Authority fosse istituita nella sede di Foggia – conclude il deputato del Partito Democratico – Solo così gli elettori della Capitanata potranno valutare l’operato del Governo rispetto alle istanze del territorio e trarne le conseguenze”.

lunedì 3 maggio 2010

Le prime 500 firme per svegliare Ciliberti



Più di cinquecento firme.
Questo il bilancio dell’iniziativa organizzata dal Partito Democratico di Monte Sant’Angelo nello scorso week-end.
In sole tre serate, tanti cittadini si sono avvicinati alla sede di Corso Vittorio Emanuele per dare il proprio contributo per la risoluzione di quello che è ormai diventato il simbolo dell’inefficienza dell’attuale Amministrazione comunale e provinciale: l’interruzione della strada alle spalle del Santuario di San Michele Arcangelo, denominata “Olmo”.
Sono passati infatti anni da quando, a causa del crollo di un muro di sostegno, un’intera corsia è stata chiusa al traffico, costringendo le auto ad un fastidioso balletto di soste, ripartenze e “dare precedenza”, il tutto in prossimità di curve e incroci molto pericolosi. Il crollo ha interessato anche la passerella pedonale di recente costruzione e per questo la gente è obbligata a percorrere la porzione di strada destinata al transito delle auto, con non pochi rischi per la propria incolumità.
L’unica misura adottata per fronteggiare il problema è stata la messa in sicurezza della zona con una recinzione e dei segnali di pericolo; quindi il nulla per due anni.
Il Partito Democratico ha più volte sollecitato l’intervento dell’amministrazione con interrogazioni in Consiglio Comunale e manifesti in piazza, ma sembra che l’attuale maggioranza abbia altro a cui pensare, impegnata ormai a tempo pieno in rimpasti e strategie per evitare rotture e mal di pancia di qualche consigliere indisciplinato.
E pensare che non si poteva sperare in una situazione migliore da un punto di vista politico: la Provincia di Foggia, infatti, è retta da una maggioranza che ha lo stesso colore politico di quella che attualmente governa a Monte Sant’Angelo; è evidente, allora, la mancanza di peso politico dell’amministrazione comunale in sede provinciale e non solo.
Tanti cittadini, nel corso dell’iniziativa, hanno colto l’occasione per segnalare altre situazioni incresciose: dalla carenza di illuminazione in alcune parti del paese (p.e. Strada 3, zona Galluccio ecc.), all’inesistenza di un’isola pedonale lungo il corso cittadino.
E da quest’ultimo punto, molto sentito dalla popolazione montanara, che ripartirà nei prossimi giorni l’azione del Partito Democratico, il quale tallonerà costantemente l’amministrazione fino a quando il Comune non avrà dato risposta all’istanza dei propri cittadini.

COMUNICATO STAMPA
(da Ufficio Stampa Partito Democratico Monte Sant’Angelo)