domenica 10 gennaio 2010

Concluso il Congresso sezionale: eletto Mimmo Arciuolo Coordinatore.


Domenica 10 gennaio si è concluso il congresso del circolo cittadino con l'elezione del nuovo coordinatore, l'avv. Girolamo Arciuolo, e del nuovo coordinamento.
L'evento politico si è tenuto all'interno della locale sezione del partito, nel pomeriggio di sabato e nella mattinata di domenica, e ha visto la presenza e l'attiva partecipazione alla discussione congressuale di numerosi iscritti.
L'avv. Arciuolo ha ringraziato il coordinatore uscente, Pasquale Renzulli, per il lavoro svolto in una fase difficile e travagliata e per i buoni risultati non di meno conseguiti con il tesseramento, in fase di crescita, per le iniziative politiche svolte, per i risultati elettorali ottenuti nel corso delle ultime competizioni.
La relazione programmatica è stata incentrata sul tema del radicamento del PD nella comunità montanara. A tal fine il neo coordinatore ha posto l'attenzione sulle fasi di sviluppo, che hanno caratterizzato la nostra cittadina, in una prospettiva allargata al sistema costituito con le realtà a noi vicine (San Giovanni Rotondo, Mattinata, Manfredonia …). Si è quindi soffermato su ciò che Monte S, Angelo può diventare, seguendo politiche sistemiche di governo dei processi di sviluppo a partire dalle risorse a maggiore potenzialità, sostenendo che ai temi tradizionali dell'entroterra (e quindi con riferimento al settore boschivo, dell'allevamento e dell’agricoltura) e del turismo religioso, culturale e ambientale, va affiancato con sempre più convinzione il settore industriale che trova nell'area ex Enichem, già ampiamente infrastrutturata, spazi e condizioni di nuovo ulteriore e significativo sviluppo.
Il radicamento del partito, ha osservato il neo coordinatore, è conseguente alla capacità che il partito possiede, e che dovrà sempre più potenziare, di leggere la realtà montanara nella sua complessità e articolazione.
Si tratta quindi di intrecciare un colloquio continuo e fecondo con il mondo dell'impresa, del lavoro, del volontariato, dell'associazionismo, della formazione, della cultura, per promuovere e portare a compimento efficaci politiche di sviluppo. Nel contempo si tratta di promuovere condizioni di sicurezza e legalità, di assistenza nei confronti delle persone in condizione di disagio e di bisogno, per migliorare l'offerta formativa ed educativa, per la difesa della qualità ambientale e paesaggistica del territorio, per intervenire, inoltre, sui parametri che segnano la qualità della vita e che rendono quindi un territorio degno di essere vissuto con senso forte di appartenenza e di partecipazione.
La prospettiva politica indicata all'assemblea congressuale è stata quindi quella del dialogo con la città, con il mondo delle associazioni, del volontariato, della cultura, dell'impresa e del lavoro e con le forze politiche e associative capaci di farsi partecipi di un tale processo con sincerità e onestà.
L'opposizione alla compagine di governo della città deve essere determinata, vista la sua totale inadeguatezza, ma deve essere nel contempo costruttiva, perché la posta in gioco è il benessere della nostra comunità.
Il PD, ha quindi concluso il coordinatore, è un partito vero con una precisa collocazione valoriale e culturale di centrosinistra, alla quale non intende in alcun modo rinunciare, anche per fornire una garanzia di serietà della propria proposta politica e, in definitiva, per favorire il perseguimento dell'obiettivo del miglior radicamento del partito nella comunità montanara.
Solo un partito vero, che opera in modo chiaro e trasparente, può essere preso a riferimento dal diffuso bisogno di politica vera, espresso dai cittadini montanari.
L'assemblea, nel lungo e ampio dibattito seguito alla lettura della relazione congressuale, è ritornata sui temi posti, manifestando un diffuso convinto consenso.
L'elezione è avvenuta all'unanimità, per acclamazione.

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