sabato 10 dicembre 2011

SVENDERE I BOSCHI, METTERE IN PERICOLO LA FIDA CIVICA ED ILLUDERE I LAVORATORI: IL PROGRAMMA ELETTORALE DI CILIBERTI & C.



Due secoli fa, esattamente nel 1811, i cittadini Montanari, autotassandosi e indebitandosi, acquistarono il feudo allora detenuto dalla famiglia Grimaldi. L’esteso patrimonio boschivo comunale, di oltre 6.000 ettari, deriva da quel sacrificio.

Oggi, uno degli strumenti attraverso i quali si esercita la natura e funzione demaniale del patrimonio comunale è costituito dalla "fida civica".

Nel CONSIGLIO COMUNALE DI LUNEDÌ 12 DICEMBRE prossimo, la Giunta Ciliberti, intende approvare un provvedimento con il quale si vuole costituire un Consorzio di gestione del patrimonio comunale, con durata ventennale, con un non meglio individuato soggetto privato, che dovrebbe assumere la gestione di tutte le problematiche connesse ai tagli boschivi e agli interventi di cura, miglioramento e mantenimento colturale dei nostri boschi.

Nulla si dice nella delibera dei costi, delle entrate, della fattibilità e convenienza.
Inoltre, non viene definita alcuna attività programmatoria e non si considera che:
  1. è tecnicamente impossibile qualsivoglia forma di gestione del nostro territorio che non veda la partecipazione dell'intera comunità cittadina, perché i boschi appartengono a tutti i montanari;
  2. vanno inevitabilmente coinvolte le aziende agricole che detengono la quasi totalità di detti terreni grazie alla “fida civica”;
  3. l'attività boschiva va debitamente pianificata con un adeguato e aggiornato piano di assestamento forestale e va esercitata da imprese boschive dotate di personale qualificato e delle necessarie autorizzazioni;
  4. le aziende boschive escluse dal consorzio e i disoccupati non avranno alcuna possibilità di lavorare nel nostro entroterra, in quanto ogni attività sarà appannaggio dello stesso consorzio.
In tal modo si gioca pericolosamente con i sentimenti e le angosce dei lavoratori coinvolti e dei disoccupati, ai quali ingannevolmente si vuole far credere per l’ennesima volta (ma solo fino al giorno successivo a quello delle prossime elezioni comunali), che saranno presto risolti i loro problemi.

La coalizione composta dal Partito Democratico, Futuro e Libertà, Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista, Monte Futura, Socialisti Dauni, aperta alle forze sane dell’economia e della società montanara, INVITA I CONSIGLIERI COMUNALI DI MAGGIORANZA A VOTARE CONTRO UN TALE PROVVEDIMENTO.

La valorizzazione delle risorse boschive deve essere attuata nel migliore dei modi, coinvolgendo esperti del settore, operatori economici, istituzioni regionali e associazioni di categoria (C.I.A. e COLDIRETTI), l'intera comunità, definendo e programmando adeguatamente gli investimenti.

Il nostro futuro dovrà essere deciso oculatamente, con la partecipazione dell'intera COMUNITÀ dei CITTADINI MONTANARI e non a colpi di maggioranza, con un provvedimento arrangiato e dell’ultima ora, espressione della peggiore Giunta Comunale di sempre.

La NOSTRA COALIZIONE, sensibile alla tematica ed alla tutela delle imprese e del lavoro, si impegna a formulare un'articolata proposta, con il coinvolgimento dei cittadini, delle associazioni di categoria e degli esperti del settore.

Futuro e Libertà
Monte Futura
Partito Democratico
Rifondazione Comunista - FS
Sinistra Ecologia e Libertà
Socialismo Dauno




giovedì 8 dicembre 2011

Comunicato Stampa

Si allarga ancora quella che può essere definita, senza ombra di dubbio, la vera ed unica alternativa praticabile all’uscente Amministrazione Ciliberti.

L’ingresso a pieno titolo di Futuro e Libertà nel nucleo di partiti, associazioni e movimenti (Partito
Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Socialisti Dauni, Monte Futura e Rifondazione Comunista) già firmatari nelle scorse settimane di un documento politico congiunto, rappresenta l’avvio di un percorso unitario finalizzato alla costruzione di un’ampia coalizione che si candida al governo di Monte Sant’Angelo, nel segno della discontinuità e del cambiamento.

Una forza giovane e vitale, FLI, che consente alla nascente coalizione di superare lo steccato del centrosinistra, rivolgendosi così anche a quel mondo moderato e cattolico abbandonato a se stesso e deluso dalla fallimentare esperienza dell’Amministrazione Ciliberti, per nulla attenta alle necessità di una comunità ormai sull’orlo della depressione sociale. Si lavora ora, a ritmo serrato, alla costruzione del programma, elemento distintivo della neonata aggregazione politica: non un libro dei sogni né un’operazione di copiatura, ma uno strumento condiviso e partecipato, in grado di rilanciare da un punto di vista sociale ed economico il paese, a partire dalla valorizzazione dellenumerose risorse presenti.
Per questo, sin dai prossimi giorni, la nuova proposta programmatica sarà portata all’attenzione di tutta la comunità e delle sue diverse forme di aggregazione (Associazioni, etc.), per un arricchimento del percorso intrapreso attraverso un confronto con queste vivaci realtà, troppo spesso dimenticate.
Ciò che lega fortemente le forze politiche di questa coalizione non è l’interesse subdolo della "conquista del potere", ma l’imprescindibilità da alcuni presupposti su cui si dovrà basare l’azione di governo futura: questione morale, legalità, discontinuità rispetto alle passate esperienze, innovazione e concretezza della proposta, trasparenza nei processi decisionali ed amministrativi.
Per molti, quello fatto non è solo un passo in più ma un importante passaggio compiuto nella giusta
direzione.