giovedì 17 febbraio 2011

Ancora furti di cavi e problemi per l'entroterra



Che il problema della sicurezza e della legalità a Monte Sant’Angelo non sia stato mai risolto è sotto gli occhi di tutti. Ma che dopo i commercianti anche le aziende agro-zootecniche potessero pagarne le conseguenze, questo nessuno se l’aspettava.

Lo scorso gennaio, il furto di qualche centinaia di metri di cavi elettrici aveva lasciato al buio diverse aziende del nostro entroterra, con gravi ricadute economiche che hanno messo a dura prova i già sofferenti bilanci aziendali.
L’intervento dell’ENEL, seppur relativamente tempestivo, ha permesso di arginare il problema riattivando nuovamente la fornitura di energia.
Tuttavia, è di qualche giorno fa la notizia che in diverse zone interne si sono verificati altri furti di centinaia e centinaia di cavi elettrici, che hanno causato nuovamente l’interruzione del servizio.

Il dramma vero è rappresentato dal fatto che, mentre la prima volta l’Enel ha potuto ripristinare in breve tempo (circa 10 giorni) le linee elettriche interessate, questa volta a causa della mancanza di scorte nei magazzini provinciali e in quelli regionali, la stessa società non è in grado di provvedere celermente al ripristino del servizio.
Per le aziende agricole, questo significa l’interruzione della produzione per l’impossibilità di utilizzare le diverse strumentazioni alimentate ad energia elettrica, quali mungitrici, celle frigorifere e quant’altro.

Un danno economico rilevante, da una parte per il blocco o il contenimento della produzione e della relativa trasformazione e conservazione, dall’altra per l’aumento vertiginoso dei costi di esercizio di eventuali generatori di corrente elettrica alimentati a gasolio, impiegati in alternativa alla fornitura diretta da parte di Enel.

Dopo una lunga attesa durata circa 20 anni, tra promesse e lungaggini burocratiche che hanno ritardato la realizzazione dell’elettrificazione rurale, le aziende agricole sono piombate nuovamente nell’“oscurità più profonda”.

Il Partito Democratico di Monte Sant’Angelo, in una nota inviata congiuntamente alla Prefettura, al Sindaco, alla Provincia di Foggia, ai Carabinieri e alle diverse Associazioni di categoria, ha chiesto la convocazione urgente di un tavolo istituzionale, per coordinare le azioni di contrasto a questi furti, la cui ciclicità e frequenza fanno presupporre la presenza di un’organizzazione ben più strutturata rispetto a quanto fino ad ora si è sempre pensato.

“Riteniamo che sia doveroso – fanno sapere dalla segreteria – che le Istituzioni affrontino rapidamente questo problema e diano una risposta concreta e tangibile alle tante aziende coinvolte che, giorno dopo giorno e con tanti sacrifici, lavorano e presidiano il nostro territorio”.

Comunicato stampa

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