giovedì 27 marzo 2008

NO AD UNA NUOVA COLATA DI CEMENTO

Il Consiglio Comunale convocato in tutta fretta per il 26/03/2008, a tal proposito chissà per quale motivo non sono stati affissi i manifesti che pubblicizzano la convocazione, avrebbe dovuto discutere ed approvare l’attuazione del progetto “CONTRATTO DI QUARTIERE II”.

La seduta è andata deserta per mancanza del numero legale.

Neppure ci interessano i motivi che hanno spinto i consiglieri di maggioranza a disertare il Consiglio, ci interessa molto di più il contenuto dell’obbietto iscritto all’ordine del giorno.

Per essere chiari, la proposta dei CONTRATTO DI QUARTIERE II ha come obbiettivo primario la costruzione di nuovi alloggi in Via Zuppetta e nella Zona Ingrasso. Si prevede inoltre, ma resta il dubbio non essendoci agli atti progetti definitivi, la trasformazione dei locali dell’ ex Caserma dei Carabinieri (attualmente sede del CENTRO SOCIALE PER ANZIANI) in ulteriori abitazioni.
La garanzia degli interventi dovrebbe essere fornita dall’applicazione del famigerato e controverso ARTICOLO 51 della legge 865/71.

Vi chiederete, Monte Sant’Angelo ha la necessità di costruire ancora altri alloggi?

Il PARTITO DEMOCRATICO risponde: ASSOLUTAMENTE NO!

Condanneremo aspramente un operato politico che contribuisca ancora di più ad inondare di cemento la nostra città. Vorremmo ricordare che i CONTRATTI DI QUARTIERE nascono con ben altre finalità, per le quali RESTIAMO FORTEMENTE FAVOREVOLI: dotazione di infrastrutture dei quartieri degradati, interventi per favorire la coesione sociale e l’occupazione, lo sviluppo delle urbanizzazioni e dei servizi pubblici.

A riguardo ci sembrano sacrosante le parole dell’Assessore Regionale per l’Assetto del Territorio Angela Barbanente, la quale ha messo in guardia le amministrazioni pubbliche dal non snaturare i fini dei CONTRATTI DI QUARTIERE, affinché non diventino “occasioni” offerte dal pubblico per realizzare iniziative immobiliari in variante ai Piani Regolatori Generali, cosa che purtroppo sembra possa avvenire nella nostra città.

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