domenica 2 marzo 2008

PARCO COMMISSARIATO. FINISCE UNA STAGIONE POLITICA



E’ finalmente terminata una gestione politica fallimentare del Parco Nazionale del Gargano, targata Alleanza Nazionale e guidata finora da uno dei suoi più autorevoli esponenti, l’Avv. Giacomo Diego Gatta.


Il Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha commissariato l’Ente Parco a causa dell’immobilismo dimostrato rispetto a temi e obiettivi di fondamentale importanza per la tutela e salvaguardia dell’Area Naturale Protetta.


Durante i tre anni della presidenza Gatta non è stato approvato il Piano del Parco, lo strumento giuridico essenziale per una valida e meno discrezionale tutela dei valori naturali ed ambientali del Parco del Gargano; tenuto conto del fatto che questo atto di programmazione e gestione era in fase di ultimazione già da prima del suo insediamento .


Durante il suo mandato l’Avv. Gatta non ha disposto alcun abbattimento dei vari manufatti edilizi abusivi, che costellano il nostro Gargano, lasciando che quest’obbligo, primario per un Parco Nazionale, si perdesse in mille rivoli burocratici, che allontanano le responsabilità e fanno dormire sonni tranquilli.


Un numero molto ristretto di dinieghi di autorizzazione a costruire in zona Parco, oggi offre la certezza che quando l’ex Presidente aspirava ad un modello di Parco “antropizzato”, in realtà ambiva ad allargare considerevolmente la possibilità di edificare nel nostro territorio, senza che il Piano del Parco, non approvato, potesse rappresentare un limite ragionevole alla cementificazione incontrollata.


Il progetto per il servizio civile, attuato dall’Ente Parco, ha avuto inizio in un clima di pesanti accuse, rivolte anche da qualche partito di destra, tese a denunciare una sorta di mercificazione politica della maggior parte dei 42 posti previsti, lottizzati in base alle tessere di partito.


Nessuna selezione pubblica è stata fatta per alcune assunzioni a progetto, come quella del segretario del Presidente, figura non prevista in pianta organica, che ha il sapore di un antico privilegio riservato alla politica poco attenta al risparmio dei soldi di tutti noi contribuenti.


Il Circolo del Partito Democratico di Monte Sant’Angelo, al di là delle solite accuse di epurazione ideologica, agitate a reti unificate e rivolte al Ministro dell’Ambiente, crede convintamente che questi e tanti altri aspetti negativi della trascorsa esperienza politica del Parco, potranno trovare una decisa e totale inversione di tendenza, con la nomina del commissario Ciro Pignatelli, al quale va il saluto e l’augurio di un buon lavoro.

Circolo del Partito Democratico

di Monte Sant’Angelo

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